Cara Gaia,

dolcissima, ironica, coraggiosa amica. Questa è una lettera di scuse.

Certo, s’intende, è anche una presa di posizione forte, indignata, furiosa, veemente, accanto a te, al tuo fianco.

Ed a sostegno di tutte le donne che, come te, hanno vissuto un’esperienza come quella che hai sentito la necessità di raccontare, della quale qualche idiota inqualificabile ha ritenuto non si dovesse avere rispetto.

A tutte voi dobbiamo delle scuse. Noi, donne che ci riteniamo progressiste, abbiamo mancato. Eravamo convinte, ingenue! Che i diritti civili, frutto di tante battaglie nostre, delle nostre madri, delle nostre nonne, fossero intangibili e fluissero verso il sol dell’avvenire come un fiume inarrestabile. E tra questi, che l’autodeterminazione delle donne ed il loro diritto a disporre liberamente del proprio corpo splendessero fulgidi e duri come il diamante.

Ci eravamo illuse che quella straordinaria stagione di riforme che negli anni 70 ha portato la legge n. 194 (del 1978), consentendo alla donna di scegliere, in sicurezza e riservatezza, di non portare avanti una gravidanza, ma anche il nuovo Diritto di Famiglia (del 1975), la legge sulla maternità nel lavoro (del 1971), la parità uomo-donna nel lavoro (del 1977), non potesse che continuare a fiorire. Che fosse ineluttabile andare sempre avanti. Che tutte quelle leggi di civiltà, con le quali si dava finalmente attuazione ai principi della Carta Costituzionale nata dalla Resistenza, fossero una conquista acquisita, intangibile, uno zoccolo duro su cui costruire un domani migliore per tutte e tutti.

Ci ha pensato la Corte Suprema degli Stati Uniti a darci la dimensione plastica delle volatilità delle conquiste in materia di diritti civili e sociali. Mostrandoci come sia stato facile per 5 giudici conservatori con una sola sentenza, la Dobbs, demolire un caposaldo quale il diritto (federale) all’aborto, che resisteva dagli anni ’70 dopo la famosa pronuncia Roe vs. Wade. Facile, come entrare armati e incontrastati a Capitol Hill con un berretto di pelliccia in testa e devastare tutto.

Che doccia fredda. Pare che non sia finita qui, in pericolo ci sono altre conquiste delle donne e degli uomini americani, come l’uso della contraccezione ed i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Da oltreoceano ci vengono segnali inquietanti e come in passato, nel bene e nel male, spesso sono anticipatori di quello che accadrà dopo poco anche in Europa. Le donne ucraine stuprate, rifugiate in Polonia, quando supplicano di poter abortire, sono già in difficoltà. Non è un caso. E’ lo spirito dei tempi? Francamente lo temiamo.

E nel nostro Paese cosa sta succedendo? Non vi è dubbio che i diritti sanciti da leggi dello Stato devono essere rispettati e soprattutto resi effettivi. Un diritto se resta solo sulla carta, privo di applicazione concreta, è come se non esistesse.

La legge n. 194/78 ha passato nel 1981 anche il vaglio di un insidioso referendum abrogativo. Pensavamo davvero che fosse una conquista intangibile, rafforzata dal consenso popolare. Eppure è stata erosa, svuotata dall’interno, depotenziata.

Ricordiamoci come è intitolata, la Legge del 22 maggio 1978, n. 194: Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza. Al primo articolo si stabilisce che lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. Che l’interruzione volontaria della gravidanza, non è mezzo per il controllo delle nascite. Che lo Stato, le regioni e gli enti locali devono promuovere e sviluppare i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Che per la prevenzione e gli accertamenti vi deve essere un sistema di consultori sul territorio, capillare, facilmente raggiungibile.

Ricordiamoci che prima del 1978 l’aborto volontario era un reato. Relegato nella clandestinità. Di aborto si moriva. La legge interviene per prevenire, ma quando la gravidanza è indesiderata e la donna riporti “circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito”, così recita il testo della legge (the black letter of the law, come dicono gli americani), vuole sottrarre la donna in difficoltà alle mammane, al rischio di perdere la propria salute o addirittura la vita. Abortire non è una passeggiata, mai. Ed ecco la costruzione di un sistema di interventi di prevenzione, incentrato sui consultori, sulla contraccezione e poi, se si arriva all’extrema ratio, sulla garanzia di un saccoglienza sanitaria rispettosa e gratuita, in sicurezza e riservatezza.

E così per lungo tempo è stato, con un crollo verticale delle interruzioni di gravidanza clandestine ed una enorme diminuzione progressiva degli stessi aborti legali.

Ma noi, che illuse eravamo! Pensavamo che, visti i risultati, l’impianto della legge fosse solido, duraturo, condiviso, che le risorse a lei destinate venissero nel tempo garantite.

Eppure, oggi in Italia, ed anche nella nostra civilissima Toscana, non siamo riusciti a mantenere il livello di assistenza pensato dal nostro legislatore affinché la legge raggiungesse i suoi obiettivi.

In certi territori i consultori non esistono e l’obiezione di coscienza, il cui diritto previsto dalla stessa legge 194 nessuno vuole contestare, impedisce di fatto lo svolgimento del servizio. Neanche un medico o un infermiere disponibile. Chi per spirito di servizio si impegna su tale fronte finisce relegato in un ghetto professionale dal quale non riesce ad uscire. Medico abortista! Uno stigma sociale, non solo per le donne, anche per i sanitari che svolgono la loro pubblica funzione. Inammissibile.

Non puoi abolire l’aborto. Puoi solo abolire l’aborto sicuro. Questa è la verità. Le donne purtroppo si troveranno sempre dinanzi a questo dilemma. Per motivi privati, dolorosi, insondabili, insindacabili. Che hanno diritto di non rivelare, se non vogliono. Ma le donne hanno diritto, grazie ad una legge dello Stato, ad essere accolte in riservatezza in una struttura ospedaliera gratuita e sicura, dove ricevere assistenza secondo i migliori protocolli. E sì, se ve ne sono le condizioni sanitarie, anche dove poter ricevere un farmaco da assumere nella propria abitazione, con tutte le cautele del caso, evitando ricoveri e inutili medicalizzazioni. E senza subire atteggiamenti moralistici, senza essere interrogate, sondate, giudicate da chicchessia. Senza dover percorrere centinaia di chilometri per trovare una struttura ospedaliera accogliente. E senza che alcuno ostacoli, in fatto e diritto, la loro libertà di scelta. E dopo, hanno diritto al silenzio, all’oblio. Ad elaborare la loro esperienza dove e come vogliono, nel rispetto. Anche a parlarne, se ciò sembra loro necessario o opportuno, ma senza subire un pubblico linciaggio.

Non dimenticare mai che una crisi politica, economica o religiosa, sarà sufficiente per mettere in discussione i diritti delle donne. Questi diritti non saranno mai acquisiti. Dovrai rimanere vigile per tutta la vita ” diceva Simone De Beauvoir. Come è vero.

Oggi, se parli di diritti civili da difendere, ti sentirai rispondere che “ben altri” e più importanti sono i bisogni delle persone, come le troppe tasse, l’inflazione o la bolletta del gas. Indubbiamente le criticità economiche ci sono, come negarlo?

Ma nella scala delle priorità che lo Stato deve rispettare, cosa c’è di più importante della salute e dell’integrità fisica di cittadine e cittadini? E la legge 194 si prefigge proprio questo obiettivo, di impedire che le donne di aborto muoiano, come è sempre accaduto nei secoli dei secoli, come ancora oggi a volte accade, ma, per fortuna, in minore misura. Questa è, come dicono i giuristi, lasua ratio. E lo Stato democratico deve garantire che ad ogni donna siano offerte la stessa opportunità, a prescindere dal censo, dalla condizione economico-sociale in cui si trova. Perché al mercato dell’aborto clandestino si rivolgono le donne povere, le immigrate, le minori. A discriminazione si aggiunge discriminazione, anche sulla salute e sull’integrità fisiopsichica, sulla stessa vita.

Già, le minori. I numeri dell’aborto minorile sono sconfortanti. Ci siamo illuse che la prevenzione arrivasse ai nostri giovani, che finalmente nelle scuole entrasse l’informazione sulla vita sessuale, la contraccezione, l’educazione all’affettività, finora delegati alle famiglie ed (ahinoi) ad internet. Nulla di tutto questo. La prevenzione è rimasta un tabù, una parola vuota. Dobbiamo scusarci anche con i nostri figli, maschi e femmine, per non aver fatto abbastanza, per averli lasciati soli in un frangente così delicato per la loro formazione.

Scusaci Gaia, per non aver presidiato e sostenuto abbastanza il tuo diritto a scegliere, in quel particolare momento della tua vita, di non diventare madre. Di autodeterminarti, di disporre liberamente del tuo corpo. Di non doverti giustificare dinanzi a persone che ti definivano “quella”. Che ti giudicavano secondo la loro morale, invece di compiere il loro dovere, in una sanità laica, che ti lapidavano a parole, come si fa con le pietre verso le donne, ancora oggi, in certi paesi.

E accanto a te scusa a tutte le “Gaia del mondo”, a Paola, Fatima, Leila, Claudia, Josephine, Silvia, Irina, Maria, Rosa, Brigitte, Jane e ancora nomi, e ancora donne , scusateci tutte ovunque voi siate, per non aver gridato più forte, nelle manifestazioni, nei cortei, nelle riunioni, nelle assemblee (perché ne abbiamo fatte tante, perbacco, s’intende) in difesa della legge 194, pretendendo, sì esatto, pretendendo che lo Stato, le Regioni e tutta la filiera dei presidi sanitari si assumessero ciascuno le loro responsabilità e garantissero l’effettività dei diritti che nella legge sono sanciti. Battendo i pugni sui tavoli. Chiedendo con veemenza più risorse, più attenzione, più controlli sull’efficacia dei servizi. Più fatti, meno parole.

Intendiamoci, noi ai diritti civili ed alle garanzie abbiamo sempre creduto. Siamo convinte che quando in un Paese si rispettano i diritti delle donne, tutta la società progredisce, perché garantire i diritti delle donne fa avanzare i diritti di tutti. E di questo anche gli uomini devono essere consapevoli, di quanta strada ci sia ancora da fare, insieme, assumendosi ciascuno la propria responsabilità, con senso critico, senza sconti, facendosi carico, mettendoci la faccia.

Oggi è evidente e necessario il fatto che dobbiamo tornare ancora nelle strade, nelle piazze, se occorre nelle aule giudiziarie, alzando la voce, per il diritto all’aborto, per la parità di trattamento nel lavoro, per la parità in famiglia, per la parità nella rappresentanza ecc. ecc.

Come diceva Simone, vigiliamo, donne, vigiliamo, è necessario, per tutta la vita.

Grazie Gaia e grazie a tutte le “Gaia” del mondo.

Abbiamo molto da fare.

Insieme.

Pane e rose a tutte e tutti

PRIME FIRMATARIE
  • Marina Capponi
  • Daniela Morozzi
FIRMATARI
  1. Alessandra Pescarolo
  2. Alessandro Picchioni
  3. Amelia Vetrone
  4. Angelo Savelli
  5. Anna Maria Romano
  6. Anna Meacci
  7. Anna Meli
  8. Anna Scattigno
  9. Anna Valle
  10. Antonella Bundu
  11. Barbara Orlandi
  12. Bruna Pinasco
  13. Bruno Casini
  14. Chiara Riondino
  15. Claudia Sereni
  16. Claudio Vanni
  17. Cristiana Guccinelli
  18. Daniela Mori
  19. Daniele Calosi
  20. Duccio Cavalieri  
  21. Elena Cherubini
  22. Elia Bianchi
  23. Enrico Fink
  24. Fernanda De Luca
  25. Franca Cipriani
  26. Giancarlo Mordini
  27. Giovanni Ferreri
  28. Irene Romoli
  29. Isabella Leoni
  30. Isabella Pregliasco
  31. Justine Grou-Radenez
  32. Katia Beni
  33. Lisa Amoriello
  34. Marco Vicari
  35. Marisa Nicchi
  36. Massimo Capialbi
  37. Matteo Marsan
  38. Paolo Assirelli
  39. Pippo Russo
  40. Raffaele Palumbo
  41. Roberto Bianchi
  42. Roberto Di Loreto
  43. Sandro Ruotolo
  44. Sara Nocentini
  45. Serena Spinelli
  46. Serenella Molendini
  47. Sergio Staino
  48. Silvia Biagioni
  49. Silvia De Francia
  50. Simone Gheri
  51. Stefano “Cocco” Cantini
  52. Stefano Santomauro
  53. Susanna Camusso
  54. Susanna Cenni
  55. Tiziana Chiappelli
  56. Tomaso Montanari
  57. Valeria Cammelli
  58. Valerio Cataldi
  59. Vania Bagni
  60. Vittoria Franco 
  61. Yara Serafini
  62. Dalida Angelini
  63. Simonetta Soldani
  64. Paola Galgani
  65. Cristina Arba
  66. Cecilia Del Re
  67. Tommaso Galgani
  68. Andrea Vignozzi
  69. Massimo Gramigni
  70. Alessio Gramolati
  71. Sandro Fallani
  72. Donata Bianchi
  73. Dimitrij Palagi
  74. Fulvio Cervini
  75. Marco Valenti
  76. Andrea Mitri
  77. Rossi Massimiliano
  78. Bruno Casini
  79. Elena Parrino
  80. Francesca Meoli
  81. Cristiana Guccinelli
  82. Susanna Agostini
  83. Daniele Collini
  84. Marina Semprini
  85. Chiara Molducci
  86. Teresa Pasqua
  87. Irene Parlagreco
  88. Silvia Trovato
  89. Vania Fanciullacci
  90. Clementina Maranghi
  91. Lucia Sargenti
  92. Letizia Fuochi
  93. Emilia Mazzei
  94. Mirco Zanaboni
  95. Luigi Oldani
  96. Samanta Tesi
  97. Costanza Ghedini
  98. Paola Lucarini
  99. Denise Maria Filippi
  100. Roberta Guccinelli
  101. Alessia Arena
  102. Fiamma Negri
  103. Fiammetta Poltronieri
  104. Francesco Torrigiani
  105. Chiara Giunti
  106. Paolo Berizzi
  107. Antonio Puoti
  108. Alessandra Pagliai
  109. Sandra Baragli
  110. Paola Borghesi
  111. Mario Vicentini
  112. Fabio Venneri
  113. Marinella Salerno
  114. Sabrina Ancarola
  115. Franco Frilli
  116. Alessia Bruni
  117. Nadia Nidiaci
  118. Lavinia Pini
  119. Alberto Pantaloni
  120. Sergio Zuffo
  121. Martina Toti
  122. Sandra Landi
  123. Susanna Bianchi
  124. Elide Burco
  125. Alessandra Taddei
  126. Patrizia Meringolo
  127. Massimo Basetti
  128. Patrizia Mondini
  129. Catiuscia Corrente
  130. Elisabetta Lubrani
  131. Paola Mossuto
  132. Laura Giannoni
  133. Tania Cintelli
  134. Paola Barbetti
  135. Piero Torricelli
  136. Enza Cicalini
  137. Massimo Galantini
  138. Francesca Rampinelli
  139. Massimo Torelli
  140. Luca Fini
  141. Elena Favilli
  142. Anna Alvares Vega
  143. Andrea Burzi
  144. Grazia Turchi
  145. Maria Alessandra Serpico
  146. Cosetta Bindi
  147. Gianni Falugiani
  148. Daniela Gartner
  149. Chiara Cantini
  150. Gianni Andrei
  151. Irene Romini
  152. Andrea Bagni
  153. Maurizio Garofano
  154. Stefano Bartolini
  155. Silvia Alessandri
  156. Giusy Mazza
  157. Rossana Casu
  158. Delia Demma
  159. Michele Passione
  160. Silvia Nocentini
  161. Alessandra Scoscini
  162. Patrizia Salerno
  163. Cristina Morozzi
  164. Carlo Carucco
  165. Virginia Manco
  166. Manuela Marigolli
  167. Cristina Eva
  168. Franco Dominici
  169. Francesca Paolieri
  170. Ilaria Boccafogli
  171. Patrizia Bernieri
  172. Massimiliano Stacchini
  173. Lorenza Ravaglia
  174. Silvia Biagini
  175. Paola Pisano
  176. Nicoletta Bambi
  177. Luciana Butera
  178. Luciana Rotter
  179. Daniele Capuano
  180. Daniele Magrini
  181. Giulia Spalla
  182. Anna Pinto
  183. Isabella Sileoni
  184. Micaela Frulli
  185. Sara Bruschi
  186. Silvia Nannini
  187. Jacopo Storni
  188. Laura Bartolini
  189. Cristiana Rossi
  190. Andrea Aiazzi
  191. Carla Stranieri
  192. Paolo Hendel
  193. Antonella Cappe’
  194. Letizia Lusini
  195. Cristina Pierattini
  196. Eleonora Paglini
  197. Luciana Ceccarelli
  198. Antonio Canzano
  199. Mario Batistini
  200. Maria Angela Cresti
  201. Sabina Sorace
  202. Angela Bagni
  203. Annamaria Giovani
  204. Alessio Bettini
  205. Gabriele Doria
  206. Teresa Sarcinelli
  207. Alessandro Bellucci
  208. Eleonora Padula
  209. Alessandra Concha Gatti
  210. Laila Valente
  211. Barbara Enrichi
  212. Sandra Binazzi
  213. Ilaria Guidelli
  214. Massimiliano Acierno
  215. Elena Di Pietro
  216. Monica Pagni
  217. Monica Cerretelli
  218. Gloria Pescarolo
  219. Maria Teresa Triggiani
  220. Gabriella Innocenti
  221. Isabella Leoni
  222. Maria Beatrice Di Castri
  223. Chiara Nocentini
  224. Maria Vittoria Vaccaro
  225. Alessio Santoni
  226. Angelo Positano
  227. Lucia Femminella
  228. Annamaria Di Giovanni
  229. Sergio Tosato
  230. Roberta Gianninoni
  231. Guido Carotti
  232. Paola Benedetti
  233. Sergio Luzzi
  234. Anna Spissu
  235. Catia Lapi
  236. Giovanna Lachi
  237. Eleonora Montini
  238. Stefano Torrini
  239. Massimo Lanza
  240. Dania Falzolgher
  241. Armando Punzo
  242. Adelaide Vitolo
  243. Antonella Chellini
  244. Valentina Romanelli
  245. Paolo Gozzi
  246. Elena Pianea
  247. Roberta Montanari
  248. Marisa Ingrosso
  249. Mauro Monni
  250. Anna Salfi
  251. Gianna Mercatali
  252. Laura Onofri
  253. Maurizio Sapora
  254. Lucia Dantini
  255. Alessandra Carlomagno
  256. Mariella Recchia
  257. Francesca Torricelli
  258. Chiara Pescucci
  259. Giusi Salis
  260. Cecilia D’Elia
  261. Laura Giuntini
  262. Costanza Bongi
  263. Silvia Motroni
  264. Cinzia Zanfini
  265. Monica Piva
  266. Stefano Milani
  267. Alessandra Favi
  268. Debora Picchi
  269. Floriana Conte
  270. Simona Dell’Ertole
  271. Francesca Basanieri
  272. Valeria Borgese
  273. Enza Gabriele
  274. Rosetta Sorace
  275. Carmela Cafazzo
  276. Irene Ivoi
  277. Fabrizio Tinti
  278. Massimo Pelagatti
  279. Matteo Alaimo
  280. Cristina Maranesi
  281. Gigi Ragucci
  282. Rita Battini
  283. Luisa Peris
  284. Mojgan Azadegan
  285. Andrea Brachi
  286. Giulia Monini
  287. Matilde Casasopra Bonaglia
  288. Danila Baldo
  289. Gianna Bonciani
  290. Fabrizio Micillo
  291. Maurizio Pezzotti
  292. Sofia Donnantuoni
  293. Sandra Guglielmi
  294. Paola Misuri
  295. Marco Trapassi
  296. Patrizia Romolini
  297. Giovanni Torrini
  298. Francesco Mancini
  299. Grazia Perini
  300. Francesca Paci
  301. Letizia Oliva
  302. Laila Mescoli
  303. Costanza Giuliani
  304. Cristina Chiesi
  305. Sylvie Isabelle Kaminski
  306. Cinzia Capecchi
  307. Nicole D’Onghia
  308. Sandra Scali
  309. Camilla Tinti
  310. Patrizia Pastorini
  311. Luigi Frosali
  312. Venera Tomarchio
  313. Marcello Rossi
  314. Gabriella Semino
  315. Silvana Appiano
  316. Angela Izzo
  317. Stefania Albis
  318. Marzia Frediani
  319. Lorenzo Ballini
  320. Francesca Chiavacci
  321. Manfredi Lo Sauro
  322. Alessandro Vessicchelli
  323. Anchise Tempestini
  324. Claudio Stefanacci
  325. Gabriele Bartali
  326. Gianni Garamanti
  327. Cristina Fusari
  328. Carla Monzitta
  329. Costanza Ulivi
  330. Stefania Pezzopane
  331. Monica Cirinna’
  332. Alessio Feducci
  333. Rossella Cobeddu
  334. Weruska Mannelli
  335. Ippolita Nuti
  336. Sabrina Certini
  337. Ortensia Martinez Fucini
  338. Stefano Zama
  339. Irene Romoli
  340. Ersilia D’Avino
  341. Francesco Migliarini
  342. Nicoletta Manneschi
  343. Cristian Meini
  344. Tina Signi
  345. Maria Arena
  346. Barbara Bindi
  347. Patrizia Romolini
  348. Anna Toma
  349. Silvia Papucci
  350. Alessandra Nardini
  351. Annantonia Martorano
  352. Serena Bellotto
  353. Francesca Brunetti
  354. Serenella Garvoni
  355. Paola Zanobetti
  356. Ilaria Marchionne
  357. Giuseppe Rea
  358. Lara Panzani
  359. Sara Falsetti
  360. Federica Cochi
  361. Rebecca Romoli
  362. Beatrice Barsi
  363. Camilla Tinti
  364. Letizia Villatora
  365. Maria Cecilia Barsi
  366. Diana Menicagli
  367. Paola Guerriero
  368. Adele Arciello
  369. Federica Grossi
  370. Angelina Mazzella
  371. Fabrizio Gorelli
  372. Federica Leone
  373. Valentina Cuppi
  374. Giuseppina Gabriella Daniele
  375. Claudia Francini
  376. Massimo Colvagi
  377. Franco Feri
  378. Francesca Testa
  379. Fausta Spazzacampagna
  380. Mascia Adelaar
  381. Paola Vestri
  382. Eva Gebhardt
  383. Fabrizia De Lorenzi
  384. Filippo Furioso
  385. Laura Pisano
  386. Emma Riggio
  387. Cristina Calvanelli
  388. Virginia Martini
  389. Valeria Bertini
  390. Manuela Casarano
  391. Domenico Antonio Di Rienzo
  392. Federica Mennuti
  393. Valerio De Santis
  394. Kim Anna Maria Amelotti
  395. Francesco Lamantia
  396. Lorella Antimi
  397. Enzo Susini
  398. Mirko Gianformaggio
  399. Costantino Lazzeri
  400. Franco Baracchi
  401. Elisabetta Bocci
  402. Severina Vincenza Errico
  403. Daniela Doveri
  404. Francesca Breschi
  405. Michela Stellabotte
  406. Grazia Gerbi
  407. Francesca Caselli
  408. Elisabetta Bargilli
  409. Carla Calugi
  410. Alberto Di Cintio
  411. Sara Nanni
  412. Daniela Nasci
  413. Antonio Giuliani
  414. Fiamma Picchietti
  415. Maria José Caldés Pinilla
  416. Monica Pucci
  417. Simona Picchi
  418. Paola Ceccherini
  419. Elena Miniera
  420. Carmela Striano
  421. Silvia Miniera
  422. Valentina Spataro
  423. Francesca Cannoni
  424. Patrizia Vanni
  425. Sylvia Bischi
  426. Laura Berni
  427. John Witmer Gilbert
  428. Rosanna Battini
  429. Maria Borghetto
  430. Claudio Anasarchi
  431. Serena Berti
  432. Elisabetta Aliani
  433. Paola Giustini
  434. Elisabetta Ceccherini
  435. Federico Bianchi
  436. Zoe Mattern
  437. Claudia Susini
  438. Maria Grazia Larice
  439. Susanna Del Gigia
  440. Maria Luisa D’Amore
  441. Paola Giannetti
  442. Diletta Florita Manetti
  443. Gloria Corriga
  444. Matilde Pelagatti
  445. Rosalba D’Amore
  446. Giorgia Massai
  447. Massimo Palumbo
  448. Monica Mazzanti
  449. Silvia Carradori
  450. Laura Gozzi
  451. Simonetta Buccianelli
  452. Alessandra Maria Salati
  453. Manuel Panicagli
  454. Giulia Arabelli
  455. Vania Vivoli
  456. Silvia Rosellini
  457. Rossella Teodori
  458. Paola Gensini
  459. Sandro Silva
  460. Antonella Lamberti
  461. Cecilia Pratesi
  462. Carlo Galletti
  463. Gregorio Codispoti
  464. Caterina Poli
  465. Roberto Belli
  466. Paolo Gregorig
  467. Cristina Dell’Orso
  468. Maria Grazia Corsetti
  469. Laura Grazzini
  470. Rossella Mugnai
  471. Emma Di Mare
  472. Gianfranco Pedullà
  473. Norma Funcis
  474. Lucrezia Mazzoni
  475. Valentina Rossi
  476. Elena Pallone
  477. Annamaria Torri
  478. Carla Casacchia
  479. Maria Maddalena Di Sopra
  480. Alessandra Vecoli
  481. Riccardo Romboli
  482. Giuseppina Ciardi
  483. Elisabetta Melani
  484. Sara Mori
  485. Cristina Matteuzzi
  486. Laura Mosconi
  487. Vinicio Vignozzi
  488. Sonia Saba
  489. Manuela Guerreschi
  490. Marco Guarisco
  491. Marzia Benelli
  492. Maria Antonietta Difonzo
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